Come fare a riconoscere un Insegnamento? Sappiate che la Conoscenza "non si compra nè si vende". Quest'ultima è nata insieme all'uomo e tutti hanno il diritto e dovere di conoscerla. La verità vi renderà infine liberi.
martedì 5 marzo 2013
Il Quarto Addestramento alla Consapevolezza
Aforisma del nuovo millennio...
giovedì 21 febbraio 2013
Le dimissioni del Papa...
Non è importante se si è fedeli o meno, ognuno sente profondamente che i mutamenti che scuotono il mondo vanno di pari passo con un crescente senso di disagio e smarrimento interiore uniti ad un fermento di attesa per qualche cosa di nuovo che è li da venire. Ma non è ancora chiaro cosa.
Il Papa e la Chiesa sono stati per 2000 anni la proiezione esterna di un bisogno atavico dell'Uomo alla continua ricerca del senso della propria Esistenza. L'animo umano da sempre ha cercato e si è dato delle
risposte e di volta in volta si è creato le teorie che maggiormente hanno soddisfatto e lenito quel senso di profonda precarietà e mistero che circonda la propria Vita in questo mondo.
Qual è lo scopo dell'Esistenza? La Chiesa Cattolica tra tutte è stata quella che maggiormente ha ovviato a questa risposta, rimandando ogni considerazione a ciò che sarà dopo la morte. Paradiso, Purgatorio e
Inferno. Questo rinvio, questo stop alla ricerca di risposte, è servito a nutrire la pigrizia e a rimandare a piani superiori la questione.
Questo da una parte ha agevolato l'annichilimento del Pensiero, ha dato un senso alla condizione di sofferenza in cui l'Uomo si è spesso trovato, lo ha nobilitato al lavoro, ma non alla ricchezza. E molto
altro su cui ciascuno ha il suo personale Punto di Vista.
Oggi dopo 2000 anni, questa impostazione che pur con molte criticità, per lungo tempo è stata sufficiente a miliardi di esseri Umani, per mettersi in pace con il senso della propria Vita, non ha più FORZA. Quella "forza" di cui ha parlato il Papa ieri al Concistoro, non è solo la forza fisica di un uomo che ha raggiunto gli 85 anni e che sente addosso il peso degli eventi, ma la dichiarazione di chi si Accorge che ciò ha resistito per tutto questo tempo nei Cuori degli Individui si è affievolito a tal punto da mettere in "crisi" l'intero Sistema.
Che fare? Sempre che si possa fare qualcosa.
La saggezza suggerirebbe un cambiamento, un adattamento a questo nuovo "sentire" degli Individui. Ma come potrà chi ha scelto un dogma come fondamento della propria missione rinunciare ad esso? Il precetto della Chiesa è stato ben riassunto da una delle sue Sante più agguerrite, Giovanna d'Arco la quale coniò il celebre slogan: "chi mi ama mi segua!".
Certo tutt'altra energia trasmetterebbe un più semplice "ti seguo perché ti amo". In questo caso non sarebbe difficile invertire i ruoli, e consentire anche alla Chiesa oggi di fare un'autentica professione d'Amore per i propri fedeli e cominciare a guardare oltre quello che già crede di sapere di essi. Ma è troppa la paura di perdere Potere su di loro, è troppa la paura di non essere abbastanza "forti" da poterli rinfrancare senza sentirsi fare un sacco di domande, le cui risposte risuonerebbero paurosamente vuote. La paura spesso impedisce di fare la cosa giusta. E' la paura di chi vuole avere Ragione e non è disposto ad ascoltare nulla e nessuno. è la paura di non essere amati per quello che si è davvero. E solitamente chi non si lascia amare per quello che è, a sua volta è incapace di Amare il prossimo. Esso non potrebbe mai accettare che qualcun altro sia in grado di amare ciò che egli non ama di Sè.
Il gesto del Papa, lascia sgomenti non tanto per le ragioni più o meno plausibili con cui è stato giustificato, bensì per la tragica resa dei conti che rappresenta. E' finito il tempo in cui bastava CREDERE e si sta facendo spazio una Nuova Epoca nella quale sarà sempre più forte la spinta interiore al
"CONOSCERE". Ma attenzione non si confondano queste parole come mero esercizio dell'intelletto Umano a scapito della fede.
Il Conoscere verso il quale si dirige l'Umanità che non ha mai smesso di essere bisognosa di riposte, che ha molta più fame e sete di Spirito di quanto non si possa immaginare, è un ritorno alle origini a quella domanda lasciata senza risposta per millenni: "Conosci Te stesso? Se conosci Te stesso conoscerai Dio e l'Universo".
Questa è possibile sia la nuova sfida per l'Umanità, una strada nuova che porta necessariamente a
considerare il "dentro di Sè" come elemento costitutivo del "fuori da Sè". Del resto fu proprio Gesù a dichiarare "Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne ricostruirò un altro non
fatto da mani d'uomo" (Marco 14, 58). Il tempio di cui Gesù parla non ha nulla a che fare con gli edifici ma è il Tuo Tempio Interiore. Ciò che Sei. Se tu Sai chi Sei non importa che qualcuno cerchi di distruggerti, ti basterà poco per tornare inevitabilmente ad Essere ciò che Sei.
Queste parole suonano sempre profonde e POTENTISSIME, nessuna di queste parole è MAI priva di FORZA. Ma vale per tutto ciò che Gesù ha detto e che molto spesso è stato dimenticato o travisato e modificato da chi ha pensato di rappresentare il suo messaggio nel Mondo. Prima o poi tutto sarebbe accaduto, e questo è quel momento. Nulla sarà più come prima. Questo lo sentiamo profondamente e oggi più che mai toccherà a ciascuno
essere protagonista di questo Cambiamento. Non sento che questo momento di difficoltà della Chiesa possa rallegrarmi né appagare un senso di rivalsa sulle mie ragioni.
Ciò che sta avvenendo nel mondo è un avvertimento e un'occasione allo stesso tempo e come tale deve essere
rispettato, ascoltato e capito. Le dimissioni del Papa non sono l'unico messaggio. Sarà inevitabile poi dividerci sulle ragioni della decisione del Pontefice, quelle ufficiali della stanchezza e quelle ufficiose che ipotizzano pressioni dei gruppi di Potere Mondiale che detengono di fatto il patrimonio finanziario del Vaticano e di tutta la Chiesa i quali, si dice, non abbiano accettato di buon grado la decisione di
Ratzinger di ritrasferire tutte le ricchezze in Vaticano. E per questo hanno dimostrato di essere disposti a tutto, ma soprattutto di avere la forza, loro si, di imporsi anche sul Papa. Ma ahimè neppure lor signori, potranno fare molto per fermare il Cambiamento in atto.
Gli eventi che accadono attorno sono come un rumore forte che cerca di svegliarci. Più non ci sveglieremo più il rumore e gli eventi saranno forti. Una parte sempre più grande del nostro Essere Umani, ci chiede di Accorgerci di chi siamo davvero. Se ci riusciremo sarà una Nuova Epoca di prosperità, armonia, amore e condivisione, se falliremo il cerchio della Schiavitù si richiuderà un'altra volta ai polsi.
lunedì 14 gennaio 2013
Inventare le malattie
Cosa intendo per “invenzione delle malattie“?
Intendo il dare un nome ben preciso a un insieme di sintomi, in modo poi da poter fornire una cura standardizzata per tutti coloro che sperimentano questi sintomi, cura completamente tesa a “spegnere” il sintomo, disinteressandosi completamente della causa che lo ha scatenato…
Dando un nome preciso all’insieme di sintomi, si crea una malattia, in questo modo il medico alla domanda “che cosa ho?” potrà rispondere “Gastrite” invece di “Una infiammazione della mucosa gastrica… “
La seconda risposta darebbe adito ad altre domande del tipo “ma da cosa è provocata?” invece la prima, “gastrite”, è una risposta definitiva, è una malattia, e nella mente di molte persone, purtroppo, esiste la convinzione che le malattie si prendano senza apparenti motivi, per semplice sfortuna…
Quindi l’unica cosa da fare, quando hai una malattia, è curarla seguendo la cura relativa… Nel caso della gastrite un buon antiacido andrà benissimo…
E in tutto questo processo la vera causa del problema non viene neppure cercata!
Un altro caso interessante è quello del bruxismo.
Ecco come lo definisce Wikipedia:
“Il bruxismo (dal greco βρύκω o βρύχω (brùko), lett. “digrignare i denti“) consiste nel digrignamento dei denti, dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, soprattutto durante il sonno. Generalmente viene considerato come una parafunzione, ovvero un movimento non finalizzato ad uno scopo. Il digrignamento perdura per 5-10 secondi e, durante la notte, questo evento può ripetersi varie volte. “
Ed ecco identificata la malattia e la sua cura: il bite.
bite bruxismoIl bite è un oggetto di gomma che chi soffre di bruxismo può mettere in bocca prima di addormentarsi, in questo modo quando si troverà a digrignare i denti questi non si usureranno in quanto il bite manterrà le sue ganasce isolate tra loro
E ora ovunque si possono trovare pubblicità del tipo:
“Tu bruxi? Non preoccuparti è normale! Lo fanno milioni di italiani… Devi solo utilizzare il nostro bite e il problema è risolto!”
E così, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, dentro alle nostre menti cresce l’idea che il bruxismo sia qualcosa di normale, che noi semplicemente abbiamo la sfortuna di avere, e la soluzione è acquistare un bite. Punto, nient’altro!
Questa è l’invenzione delle malattie: collegare a un insieme di sintomi che può avere cause diverse una sola soluzione, coltivando l’idea completamente sbagliata che la malattia sia un qualcosa che arriva senza motivo, che arriva per pura sfortuna, che non dipende per nulla dalle nostre abitudini sbagliate!
In questo modo le industrie si assicurano grandi guadagni:
nessuno ha l’interesse a diffondere per esempio la notizia che il bruxismo è causato principalmente dallo stress, che è una manifestazione di rabbia repressa, che lo si può ridurre fino ad eliminarlo, lavorando un poco su se stessi, facendo più sport, imparando a scaricare la rabbia, facendo una piccola meditazione quotidiana etc… Tutto ciò non farebbe guadagnare nessuno! Invece il bite ogni tot mesi è da cambiare in quanto si usura e questo sì che è un ottimo business che tiene legato il cliente per tutta la vita!
Stesso discorso per la gastrite,
è controproducente insegnare alle persone a cambiare dieta, ad evitare i cibi dannosi per la salute, a fare piccole sedute di meditazione per scaricarsi dallo stress della giornata, a perdonare il prossimo per evitare di coltivare acidità dentro di se etc. Molto molto meglio consigliargli un farmaco che dovranno assumere per sempre, farmaco che a lungo andare provocherà nuovi problemi che saranno risolti con nuovi farmaci e cosi via: un business perfetto che si rinnova di mese in mese! ( tra l’altro esistono alternative naturali ai farmaci per la gastrite)
La domanda giusta da porre al medico non è “Quale malattia ho?” ma piuttosto “Da cosa sono provocati i sintomi che sento? Cosa posso cambiare delle mie abitudini per eliminare la causa dei miei mali?“
Le malattie non ci arrivano a caso, la gastrite non è un virus che aleggia nell’aria, non ci passiamo accanto e zac, iniziamo a soffrire di gastrite… La gastrite è una infiammazione della mucosa gastrica che può essere provocata da numerosi fattori, sui quali però possiamo intervenire eliminandoli!
Quindi la frase “Io soffro di gastrite” è da cambiare in “Io faccio qualcosa che mi provoca gastrite…” c’è una grande differenza
giovedì 10 gennaio 2013
Appunti del seminario Fruttalia Presso BIG SECRET (Via Guastalla 13 Torino)
mercoledì 9 gennaio 2013
Il digiuno terapeutico
La mia nuova vita da "Yogino"
venerdì 16 novembre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
L'ignoranza e perplessità dell'uomo
Un uomo andò a visitare un Maestro, e gli disse: "Voglio discutere con te del mio problema". "E io non voglio discuterne", rispose il Maestro. "Come puoi essere così categorico, dato che non lo conosci?", disse il visitatore, contrariato. Il Maestro sorrise. "A che pro sottopormi un problema, se non lo conosco e non ho una percezione maggiore degli altri?". Ora il visitatore era al tempo stesso sconcertato e desideroso di saperne di più. "Allora, dimmi qual è il mio problema, e questo mi convincerà". "Oh, essere umano!", disse il Maestro. "Sei quasi completamente fuori strada. Se ti dimostrassi di sapere ciò che ti preoccupa, svierei la tua attenzione verso il 'miracoloso', e invece del Servizio - che è il mio vero compito - farei una messinscena". "Allora dammi soltanto la soluzione del mio problema, così risponderai alle esigenze del Servizio". "Questo l'ho già fatto", disse il Maestro." Non ci capisco più nulla.", esclamò il visitatore. "Non mi risulta che tu mi abbia fornito la benché minima soluzione". "E allora va' a cercare la risposta altrove!". Per mesi quest'uomo viaggiò per il paese intrattenendosi con molte persone, alle quali non mancava mai di raccontare il suo incontro col Maestro.
Un giorno cominciò a intravedere che il suo problema era stato l'egocentrismo, e che il Maestro glielo aveva indicato. Il suo vero problema era questo, e non quello che aveva immaginato. Qualche tempo dopo, in una città lontana dal luogo del loro incontro, si ritrovò a faccia a faccia col Maestro. "Ora", gli disse, "ho preso coscienza della saggezza delle tue parole, e vorrei ricompensarti per il servizio che mi hai reso". "Lo hai già fatto", disse il Maestro. "Parlando a tutti della nostra conversazione hai contribuito, senza volerlo, alla trasmissione dell'Insegnamento: non eri forse l'esempio vivente dell'ignoranza e della perplessità? Sì, eri come un uomo che cammina con una freccia conficcata nel cranio che tutti possono vedere eccetto lui, e che è l'unico ad attribuire il suo mal di testa allo sforzo che ha fatto per pensare profondamente. Ecco come hai servito.
Tu credevi, e sembravi voler servire te stesso, ma in realtà servivi la saggezza, come ti ho spiegato. La saggezza, dunque, si è manifestata in parte per consentirti di vederti un po' meglio. Tuttavia, non soltanto hai servito la saggezza, ma anche la tua auto ossessione, non te. A dire il vero, chiunque può incitarti a servire chiunque o qualsiasi cosa. Per questo basta che ti persuada che puoi servire te stesso adottando una certa linea di condotta, che in realtà serve ad altri fini! Chi è che ci guadagna, in tutto ciò?".