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domenica 1 dicembre 2013
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mercoledì 20 novembre 2013
Tutti i ritardi dell'LTE. Il 4G in Italia è ancora bloccato
In questo periodo, soltanto Tim e Vodafone si sono mossi con offerte commerciali e con il reale impegno alla realizzazione di nuovi impianti che ottimizzino la rete 3G e incrementino la rete 4G. ma bisogna analizzare il fatto che si è in ritardo a causa anche di alcuni fattori quali, ad esempio, che i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in Italia è pari a 6 v/m (volt/metro); una soglia troppo inferiore a quelle accettate in molti altri paesi europei, dove il limite è compreso tra i 20 e i 60 v/m.
Questo forte vincolo ha rallentato notevolmente il numero delle installazioni di nuove stazioni radio "BTS", che erano già quasi sature, con la conseguenza di non potere espandere il proprio campo elettromagnetico. Tutto ciò ha fatto sì che in alcune aree, che risultavano già densamente popolate da impianti, non si sia riusciti ad attivarne di nuovi, limitando così l'espansione delle coperture 3G e bloccando la crescita di quelle 4G. Avendo già saturato i V/m disponibili per singolo operatore su quelle aree strategiche che dovevano consentire non tanto l'aumento di copertura ma il miglioramento della velocità della rete 3G, oggi è pertanto arduo puntare sulla reale crescita del 4G in aree complesse. Aree dove l'aver condiviso gli impianti tra operatori ha portato a scelte difficili su come ridimensionare le coperture, senza per questo penalizzare gli utenti.
Un altro problema è scaturito a causa dei permessi per potere realizzare gli interventi in determinate aree, come quelle protette da vincoli in ambito extra urbano e urbano, ad esempio quello paesaggistico o quello della sovrintendenza: basti pensare ai parchi o a quegli edifici storici o alle chiese, dove bisogna attendere oltre 90 giorni per avere risposte dai varie enti. Altre difficoltà si sono riscontrate in determinati Comuni che, indipendentemente dalla colore politico dell'amministrazione, hanno fatto ostruzionismo. Fortunatamente le normative finiscono per dare ragione agli operatori, che così riescono a installare le antenne nonostante i comitati cittadini cerchino di bloccare i cantieri. Gli assessori e i sindaci chiaramente inseguono i propri interessi perché la collocazione di impiant in aree di proprietà comunali produce un guadagno per le loro casse e quindi se nessuno si lamenta e "tutto è lecito", altrimenti si innescano inutili meccanismi di controversie che non portano a nulla, visto che l'impianto dovrà comunque essere realizzato perché la rete "deve crescere".
Un'altra problematica è stata la scelta del vendor al quale affidare la sfida dello sviluppo delle reti in Italia.
Altro problema che si è dovuto affrontare in questi mesi è il dimensionamento degli apparati, cioè il numero di Rack, di RRu, di DUGs e di configurazioni da attivare con la nuova tecnologia, per permettere di avere, là dove già presente la copertura UMTS, una maggiore capacità e di conseguenza una migliore qualità del servizio. Quanto detto ha portato ad un rallentamento della crescita del 4G.
Anche se i principali operatori telefonici si sono suddivisi il mercato della telefonia mobile, i vendor pur essendo diretti competitor, si sono "divisi l'Italia". La sfida maggiore è stata Ericsson vs Huawei, che si sono spartiti il mercato equamente, buttando fuori realtà come Nec e Alcatel, per quanto riguarda il trasporto della rete su ponti radio.
È andata ancora peggio ai vendor che producono l'intera tecnologia 3G/4G, che si sono trovati in forte competizione tra loro. Ericsson e Nokia e da qualche anno Huawei, (partner tecnologico di cui molti stati al mondo si fidano), hanno messo in crisi altri competitor e tutto questo caos tecnologico ha portato un rallentamento della crescita del 4G in Italia, a causa della difficile convivenza delle diverse tecnologie.
Un altro elemento che ha penalizzato la crescita del 4G è stato sottovalutare la gestione delle fasi di questo progetto, che tecnologicamente ad oggi non ha eguali nel panorama industriale italiano. Mi riferisco ad una particolare fase del progetto, quella degli "Swap" e dei "Rollout", che hanno raggiunto numeri che non si erano mai visti in questi anni perché, mentre le reti 2G (gsm900 - dcs1800) e quelle 3G (umts2100 - umts900) sono cresciute nel tempo, le reti 4G (lte800 - lte1800 -lte2600 ) crescono velocemente e le installazioni, una volta messe in esercizio, quando sarà terminata la fase di crescita e sviluppo del 4G, si rischia che la stessa tecnologia sia già vecchia visto che si parla già di 5G.
Si stanno investendo molte risorse economiche sui Rollout e sugli Swap degli apparati vecchi, che di vecchio hanno poco, se consideriamo che per il 3G in certe aree geografiche va bene quello già presente in campo. Altro fattore negativo è stata la scelta delle antenne (Powerwave, RFS, Commscope, Katherin, ecc.) da parte degli operatori. Si è vista da una parte l'uscita di scena di importanti aziende produttrici e dall'altra l'entrata di nuove società, che fino a pochi anni prima non erano neanche presenti nel mercato italiano. Alla fine, per permettere installazioni di antenne anche dove non necessario, con costi che hanno inciso fortemente sul numero di impianti realizzati ad oggi, il cambio di tecnologia verso apparati e sistemi nuovi ha causato molto spesso un rallentamento dovuto alla mancanza di forniture e di conseguenza il mancato rispetto dei tempi di consegna e di collaudo degli impianti. Tutto ciò non per volere degli operatori ma dei fornitori, con il conseguente rallentamento dell'accesso alla rete 4G da parte degli utenti.
Certamente il 4G è migliore degli standard precedenti, ma la domanda è "a cosa serve tutta questa velocità?". Rende la vita difficile a chi è abituato al mondo meno caro del 3G, che però non è ancora in grado di dare le velocità " dichiarate" in aree urbane e tanto meno non sarà mai in grado di farlo in aree extra urbane, per esempio nei piccoli paesini sotto i 20.000 abitanti dove sarà sempre un calvario per il semplice motivo che la rete non è dimensionata per le reali necessità (costa troppo dimensionarla bene nelle città e non si riesce nei paesini, perché costa tanto il trasporto dati che avviene in varie tecnologie trasmissive: trasmissione via radio, fibra ottica, cavo in rame).
Si cerca di puntare al trasporto dati convergendo verso il full-IP su fibra ottica o su ponte radio, cercando di ottimizzare i costi e valutando bene se muoversi verso una direzione piuttosto che l'altra; questo nelle città che hanno un bacino di utenza superiore ai 30.000 abitanti, ma le realtà inferiori rischiano di essere escluse.
Tutto questo ha fatto sì che in appena due anni si venisse a creare una parità tecnologica tra i due colossi Tim e Vodafone, mentre H3G è rimasta indietro tranne che nelle principali città come Milano e Roma dove ha puntato sull'LTE 2600 MHz. Per quanto concerne Wind, l'operatore non è ancora approdato alla sfida 4G pur avendo acquisito le frequenze partecipando all'asta e comunque non sembra essere in grado di ottimizzare la sua rete 3G per soddisfare l'incrementato dei clienti.
In generale, sarebbe meglio ottimizzare le attuali reti 3G bilanciandole nelle aree poco coperte e rendendo migliore la capacità di download e upload dei dati, per permettere agli utenti di navigare realmente a discrete velocità che consentano la fruizione dei servizi maggiormente richiesti, in special modo sui social network.
Allora chi vuole realmente questo LTE? Tutti, nella forma, e nessuno nella sostanza. Viste le offerte economiche e la copertura attuale si individuano aree non servite e si pensa al 4G. le varie telco sono incerte persino sul tipo di frequenze da utilizzare: se LTE1800 o LTE800 (costato caro in Italia ai danni delle emittenti TV locali) nelle aree che presentano un'orografia complessa e risultano difficoltose da coprire sia sul piano progettuale che economico.
La tecnologia 4G, in particolare la banda a 800Mhz, sarà utile in futuro per le zone non coperte ma i costi saranno molto elevati e forse irrecuperabili. Insomma, il futuro del 4G non è poi così roseo come qualcuno sta dicendo.
La maggior parte delle offerte 4G non è "flat", ma prevede un massimo di "Gbytes scaricabili in un mese" con un abbonamento base; questi si consumano velocemente quando si è connessi in LTE, perché essendo il 4G decisamente più veloce rispetto al 3G, permette una capacità di download media di 50/60mbps. Questo comporta, ad esempio, che se sei su Youtube e vuoi vedere soltanto lo spezzone di un film o di un documentario, oppoure si apri un contenuto e ti accorgi che non è quello desiderato, nel tempo stesso di aprire la pagina per andare a visionarlo ti rendi conto che è già stato scaricato del tutto, mentre magari non volevi aprire il contenuto o preferivi navigare su altri link. Considerando l'utilizzo medio che gli utenti hanno della rete, questo comporta che i Gbytes a disposizione in un mese, finiscano per esaurirsi in meno di una settimana.
Intanto in Italia i normali utenti si affidano ancora ai sistemi 2G e 3G, rimbalzando da un operatore all'altro, e scegliendo l'offerta migliore proposta in quel momento, ottimisti di una rete UMTS che permetta loro di navigare.
Sembra improprio parlare di sviluppo della rete nel nostro paese.
Quanto fatto fino ad oggi è solo un rispondere alle esigenze politiche, più che alla vera necessità degli utenti.
Concludo parlando di un altro concetto, il "digital divide", cioè portare la rete dati sia 3G che 4G nei paesini di poche anime, dove l'età media è di 75 anni. È un inutile spreco di risorse e di denaro che potrebbe essere ovviato con altre tecnologie più economiche ma non per questo meno valide (es. Eolo, Linkem, Skylogic, ecc.) Queste tecnologie sono comunque in grado di portare la banda larga nelle aree che soffrono maggiormente della mancanza di infrastrutture.
martedì 19 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
La facile combinazione degli alimenti: schema esemplificativo
vorrei proporvi uno schema che ho studiato molto semplice per evitare finalmente stati di "spossatezza" ed "acidità" ma soprattutto per capire il perchè la combinazione degli alimenti è così difficile:
Ptialina (amilasi salivare) un secreto delle ghiandole salivari umane -> prima digestione dei carboidrati -> trasformati in zuccheri più semplici -> glucosio, fonte primaria di energia
Pepsina (enzimi delle idrolasi pepsinogeno) -> i succhi gastrici -> frammenti più piccoli chiamati peptidi -> digestione parziale delle proteine (enzima proteolitico) svolta con l'aiuto dell'acido cloridrico prodotto dalle ghiandole dello stomaco ->un muco che protegge il tessuto muscolare dall'acido cloridrico. Il valore ottimale di pH al quale lavora è attorno a 1,5-3,5, Può venire inibita tramite un aumento del pH sopra 4-5 oppure con l'utilizzo di specifici inibitori.
Le combinazioni tra acidi e amidi
Le combinazioni tra proteine e amidi
Le combinazioni tra proteine e proteine
- Carne e uova,
- Carne e noci,
- Carne e formaggio,
- Uova e noci,
- Formaggio e noci,
- Latte e noci, ecc.
Le combinazioni tra acidi e proteine
Le combinazioni tra grassi e proteine
· burro e panna
· i vari generi di oli,
· le salse,
· le carni grasse
Le combinazioni tra zuccheri e proteine
Le combinazioni tra zuccheri e amidi
· marmellate,
· gelatine
· zuccheri normalmente in commercio (bianco, scuro, di canna)
· miele,
· melassa,
· sciroppi,
giovedì 14 novembre 2013
5 Reasons to Practice Pranayama: ovvero perchè praticare il Pranayama...
un utilissimo link in lingua Inglese tratto dal commercializzato Yoga Journal che tratta i benefici del Pranayama
5 Reasons to Practice Pranayama
Voglio comunque specificare che non tutte le discipline Yogiche (come lo Yoga Tantrico dell'associazione per la quale faccio parte, ossia Ananda Marga) consiglia la seguente pratica.
Se avete dei dubbi contattatemi pure.
Namaskar e buona lettura.
mercoledì 13 novembre 2013
Generatore di energia magnetica
vorrei proporvi un interessante video su YouTube di come per il principio d'induzione magnetica venga fatto passare, per mezzo di un magnete centrale e due bobine poste ad una certa distanza, il flusso di corrente e quindi conduzione.
Buona visione!
martedì 12 novembre 2013
Conoscere i grandi misteri della storia al costo di una pizza: Massimo Polidoro
ecco un'utile investimento che vi consentirà di conoscere la verità sugli avvenimenti della storia che ci ha coinvolto. Il noto Massimo Polidoro ci consentirà con quest'opera, di analizzare gli avvenimenti di cui abbiamo ancora oggi dei dubbi:
Polidoro Massimo, il libro: I grandi misteri della storia
Ed il tutto al costo di una pizza...11 euro. Perchè non approfittarne?
Viktor Schauberger: come la natura può aiutare all'evoluzione tecnologica
Buongiorno cari lettori, voglio condividere con voi questo interessante filmato di Viktor Schauberger. Egli viene considerato come uno dei pochi teorici sull'implosione, ovvero di teorie basate su vortici fluidici e dei movimenti nella natura. Egli ha costruito attuatori per aerei, navi, turbine silenziose, tubi auto-pulenti ed attrezzature per la pulizia e la cosiddetta "raffinatezza" di acqua per creare acqua di sorgente, che ha utilizzato come rimedio. Le sue teorie non sono mai state accettate dalla comunità scientifica. Tuttavia, il lavoro di Schauberger rimane una fonte d'ispirazione per molte persone nel movimento ambientalista per le sue osservazioni della natura. In questo video potete notare le sue prove e dimostrazioni:
Viktor Schauberger - Comprehend and Copy Nature
Buona Visione allora!
mercoledì 12 giugno 2013
Il mito delle proteine
Crediamo però che questo fanatismo nel cercare in maniera quasi ossessiva il cibo iperproteico sia stato spinto da chi ha grande interesse nella vendita di integratori e dalle industrie casearie.
Proprio a causa di questa situazione, se sei vegetariano o vegano oppure ti stai avvicinando ad un percorso di alimentazione naturale, devi far fronte alla fatidica domanda: “Ma come fai con le proteine?”. Beh, non so tu, ma noi siamo abbastanza stanchi di sentirci ripetere questa domanda ogni volta che si intavola il discorso alimentazione con qualcuno che non conosce l’argomento.
Ti prometto che dopo aver letto attentamente questo articolo avrai una visione nuova sull’argomento proteine e saprai esattamente cosa rispondere a questa domanda. Con le informazioni presenti in questo articolo eviterai di commettere gli errori più grossolani che tutti fanno nella dieta e potrai puntare dritto verso la strada che porta alla salute.
Si sente parlare spesso dei tre macronutrienti carboidrati, grassi e proteine. La maggior parte delle diete sono concentrate sulle prime due categorie: diete low carb, diete low fat per esempio, ma in realtà poco si sente dire sulle proteine come costituente principale di una dieta.
Ultimamente diverse riviste scientifiche hanno stabilito che meno mangi e più stai in salute e vivi a lungo… In effetti è vero che se al nostro corpo vengono forniti gli alimenti adatti e quindi lo si tiene pulito internamente ed efficiente, ha bisogno di poco per stare bene.
Noi parleremo però di ciò che è meno ovvio, ovvero dell’effetto segreto che nessuno ti dice; cioè che mangiando meno assumi anche meno proteine. Quindi qual è la maggior conseguenza di mangiare meno? Il fatto che si consumano meno proteine.
Se guardiamo a popolazioni antiche migliaia di anni come per esempio gli Hunza che vivono in Asia, scopriamo che vivono vite molto lunghe e sane ( la media di vita tra i 120 e i 140 anni ) consumando una bassa quantità di proteine e consumando una dieta prettamente vegetariana. Basti pensare allo stile di vita degli italiani 70 anni fà: consumavano grandi quantità di pasta e cereali e pochi prodotti animali.
I cinesi facevano la stessa cosa con il riso… e vivevano in salute. Questo prima che il consumo di carne, uova e latticini diventasse così intenso e largamente diffuso. Non vivevano certo al massimo delle loro potenzialità, ma l’incidenza delle malattie croniche e degenerative non è neanche da paragonare con quella attuale.
Il corpo umano può facilmente convertire i grassi in carboidrati e viceversa come effetto della maggiore o minore richiesta da parte del metabolismo, creando energia da entrambi. Questo non succede con le proteine.
Le proteine sono un elemento differente dagli altri due in quanto contengono un atomo detto azoto. Il corpo deve mettere in atto dei processi dispendiosi in termini di energia per metabolizzare l’azoto.
Così gli scarti della combustione delle proteine inquinano le cellule… e la nostra salute dipende dalla pulizia interna. Noi soffriamo se abbiamo troppo azoto nel sistema.
E’ stato scoperto che la media degli uomini perde da 25 a 35 grammi di proteine al giorno. Questo è l’ammonatre di cui abbiamo bisogno per ribilanciare il sistema. Senza contare le popolazioni indigene nominate in precedenza che vivono benissimo assumendone anche una quantità inferiore.
Ma come fanno con una quantità così bassa? La risposta è: riciclando. Se mangi meno ricicli di più e il tuo sistema è più efficiente.
Addirittura la FAO e altre organizzazioni mediche internazionali hanno accettato come necessari non più di 30 – 40 grammi di proteine al giorno. L’italiano medio, con il suo stile di vita odierno ricco di cibi animali, consuma anche oltre 100 grammi di proteine di proteine al dì, danneggiando irrimediabilmente la sua salute.
Invece per quanto riguarda i vegani? Abbiamo stimato che mediamente un uomo che pesa da 70 a 80 kilogrammi, che sia vegano stretto e consumi solo frutta, verdura, semi , noci e qualche cereale e legume, ha un introito giornaliero da 40 a 70 grammi di proteine.
La differenza tra le proteine animali e vegetali è che le prime vengono dette “complete” o globulari. Globulari significa che il corpo umano deve svolgere un gran lavoro e spendere energia per scomporle in aminoacidi, i quali vengono poi effettivamente assorbiti nel flusso sanguigno.
A differenza dei minerali, gli aminoacidi non competono tra di loro per essere assorbiti. Perchè? Perchè nell’alimentazione umana dovrebbero essere scarsi, quindi vengono classificati come estremamente importanti.
Negli ultimi migliaia di anni la struttura del dna umano è cambiata di poco o niente e il nostro metabolismo è strutturato per accumulare gli aminoacidi e i grassi quando abbondano in vista di periodi di scarsità. Oggi però consumiamo ogni giorno grandi quantità di cibo, restandone avvelenati.
L’uomo non è fisiologicamente nè chimicamente strutturato per assorbire le proteine animali; infatti queste creano una forte acidosi all’interno dell’organismo , il quale, per evitare il terribile fenomeno dell’acidificazione del sangue, preleva minerali come il calcio dalle ossa ( osteoporosi ), e dal cuoio capelluto ( calvizia ) per esempio.
Quindi consumando molte proteine necessitiamo di più minerali, considerando però che i cibi odierni inscatolati, denaturati, cotti, ecc sono carenti di minerali, siamo nei guai!!
Ora consideriamo alcuni fatti:
- il latte materno ha solo da 1,8 % a 6 % di proteine, ed è il periodo in cui cresciamo di più;
- tutti gli aminoacidi essenziali sono presenti nei vegetali a foglia verde, senza eccezione;
- in una tazza di spinaci ci sono 5 grammi di proteine in forma di aminoacidi altamente assimilabili;
- questi aminoacidi sono completi più di qualunque polvere proteica in commercio;
- 100 calorie di broccoli contengono 11,4 grammi di proteine, mentre 100 calorie di manzo solo 6,3.
Purtroppo le verdure a foglia verde non sono considerate una fonte di proteine eccellente dall’industria casearia, ci viene detto che sono carenti. Bisognerebbe chiedere al gorilla o all’elefante come fanno a sostenersi con una dieta così carente…
Negli ultimi decenni ci è stato fatto il lavaggio del cervello sulla quantità di proteine di cui abbiamo realmente bisogno, così che se sei un salutista o un appassionato del fitness acquisti prodotti naturali ricchi di proteine.
Non è triste questo? Chi vuole stare bene e segue i “guru” del welness e della salute consuma ancora più proteine della persona comune, in attesa di un effetto quasi miracoloso.
In effetti un eccesso di proteine subito crea un effetto stimolante e la falsa sensazione di benessere in quanto il metabolismo accelera nel tentativo di eliminare tutto lo scarto tossico; ma in seguito si paga il caro prezzo di un corpo pieno di acciacchi e pesanetmente avvelenato..
Il mito delle proteine è stato così bene inculcato nell’inconscio collettivo che anche se sei vegetariano o vegano vieni messo in una situazione di mancanza: “scusate, sono vegano, ma consumo tanta soia, seitan e prendo polveri naturali ricche di proteine…”.
Un altro errore in cui cade spesso il vegetariano medio è quello di dover combinare gli alimenti come grano e legumi per avere proteine complete. Questo è stato provato essere incorretto, perchè abbiamo il pool aminoacidico completo nel corpo e nel fegato e perchè nessuno mangia solo mais durante la giornata e appunto nei 3 o 5 pasti giornalieri copriamo abbondantemente il fabbisogno proteico; anche il vegano stretto che consuma solo frutta, verdura, semi e noci.
Tutto ciò è stato fatto appositamente per far sentire i vegetariani e i vegani fuori posto, strani e insicuri. In questo modo le industrie hanno avuto successo convincendoci di aver bisogno di cibi iperproteici; di conseguenza compriamo barrette, polveri vegetali, superfood e integratori… e non facciamo meglio di coloro che negli anni ’60 compravano le sigarette pensando che fossero buone per loro perchè c’erano studi medici che dimostravano come le sigarette facessero bene e tutti fumavano; stessa cosa oggi con le proteine.
Poi ci ammaliamo e facciamo la fortuna di altre industrie
Per ultima cosa vorremmo aggiungere un appunto per gli sportivi: anche i bodybuilders più forti non acquistano più di 10 grammi di muscoli sotto forma di proteine al giorno, e siamo generosi.
Quindi se hai bisogno da 25 a 40 grammi di proteine al dì, più 10 grammi per la palestra, fanno 35 – 50 grammi, e siamo molto generosi. Se mangi abbastanza frutta, verdura, semi, noci, cereali e legumi, coprirai abbondantemente questo fabbisogno.
Approfondiremo questo discorso in un articolo specifico per gli sportivi.
Riassumendo:
- L’ESSERE UMANO NECESSITA DI POCHE PROTEINE PER STARE IN SALUTE, DA 20 A 40 GRAMMI DI PROTEINE AL DI’;
- MENO PROTEINE ASSUMI E PIU’ STAI IN SALUTE;
- IL CORPO RICICLA BENISSIMO E NON DEVI COMBINARE GLI ALIMENTI PER AVERE TUTTI GLI AMINOACIDI AD OGNI PASTO;
- FRUTTA E VERDURA CONTENGONO GLI AMINOACIDI ADATTI AL CONSUMO UMANO;
- LE PROTEINE ANIMALI SONO FORTEMENTE ACIDIFICANTI E DIFFICILI DA SCOMPORRE E ASSORBIRE;
- POLVERI, INTEGRATORI E SUPERFOOD SONO INUTILI E DANNOSI;
- LO SPORTIVO ACQUISTA AL MASSIMO 10 GRAMMI DI PROTEINE SOTTO FORMA DI MUSCOLI AL GIORNO.
lunedì 10 giugno 2013
La via del NON FARE
ma la percezione di ciò che avviene è tutto.
NON FARE
1. Non avrai altro Dio fuori di me. 2. Non nominare il nome di Dio invano. 3. Ricordati di santificare le feste. 4. Onora il padre e la madre. 5. Non uccidere. 6. Non commettere atti impuri. 7. Non rubare. 8. Non dire falsa testimonianza. 9. Non desiderare la donna d'altri. 10. Non desiderare la roba d'altri. | |||||||
di tutti i dieci comandamenti solo due sono due azioni da fare, tutte gli altri comandamenti sono cose da NON FARE, non sono azioni, ma non azioni. | |||||||
ma questo vale anche per i cinque precetti buddisti qui sotto riportati: | |||||||
Mi impegno ad astenermi dal rubare e dal prendere il non dato.
Mi impegno ad astenermi dal far danni con una condotta sessuale irresponsabile.
Mi impegno ad astenermi dal mentire, dall'offendere, dai pettegolezzi e dalle calunnie.
Mi impegno ad astenersi dall'abuso di sostanze inebrianti come l'alcol o droghe che causano negligenza e perdita di coscienza.
Benjamin libet è un ricercatore che ha dato il via insieme alla sua equipe, negli anni 80 ad esperimenti davvero stravolgenti, nel senso che hanno stravolto il concetto di libero arbitrio che la comunità scientifica prima aveva.
cosa ha scoperto libet?
S-----R
mettiamo che "S" sia uno stimolo esterno, come lo sparo di una pistola per un atleta che deve correre i 100 metri. "R" sta per la reazione corporea, cioè quando il corpo reagisce allo stimolo esterno. ebbene libet ha cercato dove si collocava "C" cioè quando si diveniva coscienti dello stimolo esterno, cioè quando nell'esempio, il corrdore diventava cosciente dello sparo, aspettandosi che essa si sarebbe posizionata tra S e R anche se non si sapeva esattamente dove. ebbene i risultati ottenuti da TUTTI i suoi e successivi esperimenti sono sconvolgenti perchè la coscienza si posizionava sempre dopo la reazione.
S----R--C
il gap da lui trovato è ormai conosciuto molto bene, diveniamo coscienti di un evento esterno a noi nell'arco di qualche decimo di secondo, entro comunque il mezzo secondo, ma la nostra reazione fisica avviene prima, tra il decimo di secondo e i due decimi di secondo, questo ci salva la vita in macchina, nella frenata.
eppure se ad una persona che viaggia in auto a velocità sostenuta che si trova all'improvviso un bambino di fronte che gli attraversa la strada e frena bruscamente, chiedessimo se ha frenato dopo che ha visto il bambino, la persona risponderebbe di si, come se chiedessimo al corridore se è partito dopo che ha sentito lo sparo anch'esso risponderebbe di si. come mai? perchè il GAP tra R e C e talmente minimo che non ne siamo coscienti, quindi dopo pensiamo di avere reagito ad uno stimolo di cui siamo divenuti coscienti prima di reagire, eppure così non è.
che significa?
che ogni azione che facciamo, ogni parola che diciamo non siamo noi, in coscienza, a deciderlo, perchè essa arriva dopo, dimostrato!! infatti molti dubbi sono stati sollevati dall'ambiente scientifico sull'illusione della libertà umana e del libero arbitrio, perchè questi esperimenti dimostrano di fatto l'illusorietà della libera azione.
quindi cosa rimane all'essere umano però anche in quest'ottica?
se la mia coscienza arriva dopo che io reagisco cosa posso fare?
interrompere la reazione allo stimolo tentare di NON FARE, ciò che automaticamente il mio corpo stava per fare...
questa è la prima cosa che paradossalmente posso fare, e la secondo cosa è cercare di avvicinare C a R cercando di arrivare a sovrapporle.
il risveglio è questo:
C--S---R
il risveglio di cui tanto si parla si tratta di essere già coscienti, l'evento esterno ci trova già coscienti.
ma per arrivare a questo ci sono molti passaggi intermedi che richiedono sforzi interiori e lunga osservazione.
ma questi sforzi non sono cose da fare, anzi spesso e volentieri sono cose da NON FARE.
C C
S---R--C S---R-C S---R S---CR S--C-R S-C--R S---R CS---R C-S---R
C-----S---R
se proprio c'era bisogno di un approccio più schematico e mentale al risveglio, alla comunione col tutto.
per onor di cronaca noi ci arriviamo adesso, ma gli yogi e i mistici, gli esosteristi e i religiosi lo dicevano da sempre che l'uomo agiva in modo meccanico, che dormiva, che non era cosciente delle sue azioni!!!
ma quindi che significa tutto ciò?
se non siamo mai stati consci delle azioni che facevamo, perchè dovremmo pagare, soffrire per azioni fatte non da noi, ma in modo meccanico?
che scopo ha la vita?
queste sono domande importanti:
NOI NON PAGHIAMO PER NULLA, non esiste punizione o debito, esiste solo un unico cammino verso la coscienza, divenire coscienza, percepire, divenire la stessa percezione....
non esite neanche sofferenza, ma è un difetto percettivo, dovuto dal GAP di cui sopra si parlava, questo fatto è dimostrato da tutti i risvegliati del mondo nelle varie epoche, tutti concordano su un punto, sul fatto che il mondo è bellezza e che è tutto pace e armonia, felicità e gioia...
la strada è segnata...sta a noi seguirla
il saggio può solo indicare la strada o come direbbe Gurdjieff, nessuno può pisciare al posto tuo!!!
lunedì 27 maggio 2013
Manuale di Risveglio
Cari lettori,
desidero condividere questo video sulla consapevolezza e risveglio in quanto presumo sia importante:
martedì 5 marzo 2013
Il Quarto Addestramento alla Consapevolezza
Aforisma del nuovo millennio...
giovedì 21 febbraio 2013
Le dimissioni del Papa...
Non è importante se si è fedeli o meno, ognuno sente profondamente che i mutamenti che scuotono il mondo vanno di pari passo con un crescente senso di disagio e smarrimento interiore uniti ad un fermento di attesa per qualche cosa di nuovo che è li da venire. Ma non è ancora chiaro cosa.
Il Papa e la Chiesa sono stati per 2000 anni la proiezione esterna di un bisogno atavico dell'Uomo alla continua ricerca del senso della propria Esistenza. L'animo umano da sempre ha cercato e si è dato delle
risposte e di volta in volta si è creato le teorie che maggiormente hanno soddisfatto e lenito quel senso di profonda precarietà e mistero che circonda la propria Vita in questo mondo.
Qual è lo scopo dell'Esistenza? La Chiesa Cattolica tra tutte è stata quella che maggiormente ha ovviato a questa risposta, rimandando ogni considerazione a ciò che sarà dopo la morte. Paradiso, Purgatorio e
Inferno. Questo rinvio, questo stop alla ricerca di risposte, è servito a nutrire la pigrizia e a rimandare a piani superiori la questione.
Questo da una parte ha agevolato l'annichilimento del Pensiero, ha dato un senso alla condizione di sofferenza in cui l'Uomo si è spesso trovato, lo ha nobilitato al lavoro, ma non alla ricchezza. E molto
altro su cui ciascuno ha il suo personale Punto di Vista.
Oggi dopo 2000 anni, questa impostazione che pur con molte criticità, per lungo tempo è stata sufficiente a miliardi di esseri Umani, per mettersi in pace con il senso della propria Vita, non ha più FORZA. Quella "forza" di cui ha parlato il Papa ieri al Concistoro, non è solo la forza fisica di un uomo che ha raggiunto gli 85 anni e che sente addosso il peso degli eventi, ma la dichiarazione di chi si Accorge che ciò ha resistito per tutto questo tempo nei Cuori degli Individui si è affievolito a tal punto da mettere in "crisi" l'intero Sistema.
Che fare? Sempre che si possa fare qualcosa.
La saggezza suggerirebbe un cambiamento, un adattamento a questo nuovo "sentire" degli Individui. Ma come potrà chi ha scelto un dogma come fondamento della propria missione rinunciare ad esso? Il precetto della Chiesa è stato ben riassunto da una delle sue Sante più agguerrite, Giovanna d'Arco la quale coniò il celebre slogan: "chi mi ama mi segua!".
Certo tutt'altra energia trasmetterebbe un più semplice "ti seguo perché ti amo". In questo caso non sarebbe difficile invertire i ruoli, e consentire anche alla Chiesa oggi di fare un'autentica professione d'Amore per i propri fedeli e cominciare a guardare oltre quello che già crede di sapere di essi. Ma è troppa la paura di perdere Potere su di loro, è troppa la paura di non essere abbastanza "forti" da poterli rinfrancare senza sentirsi fare un sacco di domande, le cui risposte risuonerebbero paurosamente vuote. La paura spesso impedisce di fare la cosa giusta. E' la paura di chi vuole avere Ragione e non è disposto ad ascoltare nulla e nessuno. è la paura di non essere amati per quello che si è davvero. E solitamente chi non si lascia amare per quello che è, a sua volta è incapace di Amare il prossimo. Esso non potrebbe mai accettare che qualcun altro sia in grado di amare ciò che egli non ama di Sè.
Il gesto del Papa, lascia sgomenti non tanto per le ragioni più o meno plausibili con cui è stato giustificato, bensì per la tragica resa dei conti che rappresenta. E' finito il tempo in cui bastava CREDERE e si sta facendo spazio una Nuova Epoca nella quale sarà sempre più forte la spinta interiore al
"CONOSCERE". Ma attenzione non si confondano queste parole come mero esercizio dell'intelletto Umano a scapito della fede.
Il Conoscere verso il quale si dirige l'Umanità che non ha mai smesso di essere bisognosa di riposte, che ha molta più fame e sete di Spirito di quanto non si possa immaginare, è un ritorno alle origini a quella domanda lasciata senza risposta per millenni: "Conosci Te stesso? Se conosci Te stesso conoscerai Dio e l'Universo".
Questa è possibile sia la nuova sfida per l'Umanità, una strada nuova che porta necessariamente a
considerare il "dentro di Sè" come elemento costitutivo del "fuori da Sè". Del resto fu proprio Gesù a dichiarare "Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne ricostruirò un altro non
fatto da mani d'uomo" (Marco 14, 58). Il tempio di cui Gesù parla non ha nulla a che fare con gli edifici ma è il Tuo Tempio Interiore. Ciò che Sei. Se tu Sai chi Sei non importa che qualcuno cerchi di distruggerti, ti basterà poco per tornare inevitabilmente ad Essere ciò che Sei.
Queste parole suonano sempre profonde e POTENTISSIME, nessuna di queste parole è MAI priva di FORZA. Ma vale per tutto ciò che Gesù ha detto e che molto spesso è stato dimenticato o travisato e modificato da chi ha pensato di rappresentare il suo messaggio nel Mondo. Prima o poi tutto sarebbe accaduto, e questo è quel momento. Nulla sarà più come prima. Questo lo sentiamo profondamente e oggi più che mai toccherà a ciascuno
essere protagonista di questo Cambiamento. Non sento che questo momento di difficoltà della Chiesa possa rallegrarmi né appagare un senso di rivalsa sulle mie ragioni.
Ciò che sta avvenendo nel mondo è un avvertimento e un'occasione allo stesso tempo e come tale deve essere
rispettato, ascoltato e capito. Le dimissioni del Papa non sono l'unico messaggio. Sarà inevitabile poi dividerci sulle ragioni della decisione del Pontefice, quelle ufficiali della stanchezza e quelle ufficiose che ipotizzano pressioni dei gruppi di Potere Mondiale che detengono di fatto il patrimonio finanziario del Vaticano e di tutta la Chiesa i quali, si dice, non abbiano accettato di buon grado la decisione di
Ratzinger di ritrasferire tutte le ricchezze in Vaticano. E per questo hanno dimostrato di essere disposti a tutto, ma soprattutto di avere la forza, loro si, di imporsi anche sul Papa. Ma ahimè neppure lor signori, potranno fare molto per fermare il Cambiamento in atto.
Gli eventi che accadono attorno sono come un rumore forte che cerca di svegliarci. Più non ci sveglieremo più il rumore e gli eventi saranno forti. Una parte sempre più grande del nostro Essere Umani, ci chiede di Accorgerci di chi siamo davvero. Se ci riusciremo sarà una Nuova Epoca di prosperità, armonia, amore e condivisione, se falliremo il cerchio della Schiavitù si richiuderà un'altra volta ai polsi.
lunedì 14 gennaio 2013
Inventare le malattie
Cosa intendo per “invenzione delle malattie“?
Intendo il dare un nome ben preciso a un insieme di sintomi, in modo poi da poter fornire una cura standardizzata per tutti coloro che sperimentano questi sintomi, cura completamente tesa a “spegnere” il sintomo, disinteressandosi completamente della causa che lo ha scatenato…
Dando un nome preciso all’insieme di sintomi, si crea una malattia, in questo modo il medico alla domanda “che cosa ho?” potrà rispondere “Gastrite” invece di “Una infiammazione della mucosa gastrica… “
La seconda risposta darebbe adito ad altre domande del tipo “ma da cosa è provocata?” invece la prima, “gastrite”, è una risposta definitiva, è una malattia, e nella mente di molte persone, purtroppo, esiste la convinzione che le malattie si prendano senza apparenti motivi, per semplice sfortuna…
Quindi l’unica cosa da fare, quando hai una malattia, è curarla seguendo la cura relativa… Nel caso della gastrite un buon antiacido andrà benissimo…
E in tutto questo processo la vera causa del problema non viene neppure cercata!
Un altro caso interessante è quello del bruxismo.
Ecco come lo definisce Wikipedia:
“Il bruxismo (dal greco βρύκω o βρύχω (brùko), lett. “digrignare i denti“) consiste nel digrignamento dei denti, dovuto alla contrazione della muscolatura masticatoria, soprattutto durante il sonno. Generalmente viene considerato come una parafunzione, ovvero un movimento non finalizzato ad uno scopo. Il digrignamento perdura per 5-10 secondi e, durante la notte, questo evento può ripetersi varie volte. “
Ed ecco identificata la malattia e la sua cura: il bite.
bite bruxismoIl bite è un oggetto di gomma che chi soffre di bruxismo può mettere in bocca prima di addormentarsi, in questo modo quando si troverà a digrignare i denti questi non si usureranno in quanto il bite manterrà le sue ganasce isolate tra loro
E ora ovunque si possono trovare pubblicità del tipo:
“Tu bruxi? Non preoccuparti è normale! Lo fanno milioni di italiani… Devi solo utilizzare il nostro bite e il problema è risolto!”
E così, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, dentro alle nostre menti cresce l’idea che il bruxismo sia qualcosa di normale, che noi semplicemente abbiamo la sfortuna di avere, e la soluzione è acquistare un bite. Punto, nient’altro!
Questa è l’invenzione delle malattie: collegare a un insieme di sintomi che può avere cause diverse una sola soluzione, coltivando l’idea completamente sbagliata che la malattia sia un qualcosa che arriva senza motivo, che arriva per pura sfortuna, che non dipende per nulla dalle nostre abitudini sbagliate!
In questo modo le industrie si assicurano grandi guadagni:
nessuno ha l’interesse a diffondere per esempio la notizia che il bruxismo è causato principalmente dallo stress, che è una manifestazione di rabbia repressa, che lo si può ridurre fino ad eliminarlo, lavorando un poco su se stessi, facendo più sport, imparando a scaricare la rabbia, facendo una piccola meditazione quotidiana etc… Tutto ciò non farebbe guadagnare nessuno! Invece il bite ogni tot mesi è da cambiare in quanto si usura e questo sì che è un ottimo business che tiene legato il cliente per tutta la vita!
Stesso discorso per la gastrite,
è controproducente insegnare alle persone a cambiare dieta, ad evitare i cibi dannosi per la salute, a fare piccole sedute di meditazione per scaricarsi dallo stress della giornata, a perdonare il prossimo per evitare di coltivare acidità dentro di se etc. Molto molto meglio consigliargli un farmaco che dovranno assumere per sempre, farmaco che a lungo andare provocherà nuovi problemi che saranno risolti con nuovi farmaci e cosi via: un business perfetto che si rinnova di mese in mese! ( tra l’altro esistono alternative naturali ai farmaci per la gastrite)
La domanda giusta da porre al medico non è “Quale malattia ho?” ma piuttosto “Da cosa sono provocati i sintomi che sento? Cosa posso cambiare delle mie abitudini per eliminare la causa dei miei mali?“
Le malattie non ci arrivano a caso, la gastrite non è un virus che aleggia nell’aria, non ci passiamo accanto e zac, iniziamo a soffrire di gastrite… La gastrite è una infiammazione della mucosa gastrica che può essere provocata da numerosi fattori, sui quali però possiamo intervenire eliminandoli!
Quindi la frase “Io soffro di gastrite” è da cambiare in “Io faccio qualcosa che mi provoca gastrite…” c’è una grande differenza