giovedì 23 dicembre 2010

Dal Dhammapada strofa 160


In verità è su di noi
che possiamo contare;
come contare
su qualcun altro?
E' un raro rifugio
arrivare ad affidarci
a noi stessi.

Sottolineando che siamo noi, noi stessi, il nostro vero
rifugio, il Buddha ci indica che la direzione in cui
guardare per la reale sicurezza è verso l'interno.

Non possiamo permetterci di perderci nell'attività esterna.
Per essere liberi dall'eterna delusione nella vita, dobbiamo
conoscere noi stessi pienamente.

Quando conosciamo noi stessi possiamo dimenticare noi stessi.

Liberati dalla prigione dell'egoismo, il cuore e la mente
sono liberi e disponibili a servire veramente la realtà in
ogni momento. Generosità, gentilezza, empatia sorgono
naturalmente quando il nostro essere è una cosa sola con la
verità.

venerdì 17 dicembre 2010

La luna nuova

C'è un sentiero e noi dobbiamo metterci in viaggio. La meta è la
libertà dalla prigionia delle abitudini. Se ci sforziamo troppo,
aggrappandoci all'idea della meta e aggirando la realtà di questo
momento, non facciamo che generare tensione. Se non ci sforziamo
affatto, perdendoci di continuo nella stimolazione sensoriale,
generiamo ancora più tensione. Conoscere la giusta misura di sforzo ci
rende abili. Ed è un'abilità che si può sviluppare: perdiamo
l'equilibrio, ma invece di giudicare noi stessi come d'abitudine, ci
interessa di più la lezione che ci si offre. Praticare con giusta
misura è la migliore opportunità per portare a termine il viaggio.