lunedì 26 gennaio 2015

La piramide dei bisogni

Buongiorno cari lettori e lettrici, a voi un'interessante presentazione sulla "Piramide delle credenze" in merito al nostro stile di vita.
Buona consultazione.

http://www.slideshare.net/dgray_xplane/liminal-thinking-video?from_m_app=android

giovedì 8 gennaio 2015

Come utilizzare Linkedin per sviluppare i tuoi contatti di business

Buongiorno cari lettori e lettrici, 
vorrei proporvi quest'interessante video sulle caratteristiche di "Linkedin", uno dei migliori social Network professionali ed alcune sue caratteristiche "peculiari" per utilizzarlo al meglio:

1. Completa il tuo profilo e tienilo aggiornato

Il profilo è ciò che ci descrive, è dove presentiamo noi stessi. Più il profilo è completo (foto, esperienze lavorative, formazione, competenze, lingue…), più diamo un quadro migliore di noi a chi visita il nostro profilo (per caso o perché ci ha cercato).
Se invece il profilo è solo abbozzato (manca la foto, c’è solo il nome dell’ultima società / datore di lavoro ma non la descrizione di cosa abbiamo fatto…), diamo anzitutto l’impressione che non ci interessi veramente essere su LinkedIn, ed inoltre non spieghiamo davvero chi siamo.
…e naturalmente il profilo va tenuto aggiornato, altrimenti perde di efficacia e finisce per essere non veritiero e quindi inutile!

2. Sfrutta bene foto, titolo e riepilogo nel profilo

Proviamo ad aprire il profilo di un qualunque utente LinkedIn (questo è il mio per esempio: it.linkedin.com/in/lorenzoamadei/it): cosa vediamo subito a video, senza scrollare la pagina? Foto, informazioni di base e il box “riepilogo”.
Quindi se vogliamo convincere chi arriva al nostro profilo ad andare avanti, a scrollare e ad “imparare tutto di noi”, dobbiamo convincerlo con la prima schermata: foto, titolo e riepilogo appunto.


Qualche indicazione utile:

– Foto: Foto seria. Niente foto con fidanzate, animali, paesaggi caraibici (a meno che non ci proponiamo come animatori di villaggio vacanze, per dire). Diciamo la foto da carta di identità, o la foto da cv (attenzione, foto seria, non “musona” !)
– Titolo: Una brevissima frase, uno slogan, che descriva cosa facciamo / chi siamo o cosa vorremmo fare e diventare
– Riepilogo: E’ l’unico box veramente libero del profilo, dove possiamo scrivere quello che vogliamo; quindi sfruttiamolo bene per presentarci rapidamente, con parole nostre, e per convincere chi sta visualizzando il nostro profilo a leggere di più di noi e (magari) a contattarci. E’ un po’ quello che diremmo ad un colloquio rispondendo alla domanda “Mi parli un po’ di lei”.



3. Pubblica, sii attivo

Creare il profilo su LinkedIn e poi non fare nulla, rimanere in attesa che qualcuno ci scopra e ci contatti, …non funziona.
Ci sono più di 300 milioni di utenti su LinkedIn, quindi perché uno dovrebbe notare proprio noi in mezzo a tutti gli altri? Occorre essere attivi, farci notare, far vedere che esistiamo e che “valiamo la pena”.
Cosa, dove e quanto pubblicare?
Dove: nello stato (un po’ come in Facebook), nei gruppi, commentando le notizie in Pulse…
Cosa: cosa stiamo facendo, notizie dal proprio settore professionale, link, articoli e news trovati in rete, post da Pulse…  Tutto ciò che può far capire che siamo attivi e attenti ad un tema / settore.
Quanto: non c’è un vero limite. Un’indicazione potrebbe essere quella contenuta nella tabella di quest’altro post di un paio di mesi fa: tra 2 e 5 aggiornamenti alla settimana (io direi in realtà fino a 10 alla settimana, ma non è un limite massimo perentorio). Per iniziare (all’inizio è sempre più difficile, anche solo per prenderci mano), io direi di puntare ad almeno un post alla settimana.



4. Sfrutta Pulse

Pulse (https://www.linkedin.com/pulse/) è una sorta di area di microblogging all’interno di LinkedIn, dove vengono postati, da molti autori, articoli sui temi più diversi.
Usare Pulse (dalla homepage di LinkedIn, click su Interessi > Pulse) è utile ed importante per:
  • imparare dagli autori e dai post pubblicati
  • avere contenuti interessanti da pubblicare e condividere
  • farsi notare dagli altri utenti di LinkedIn partecipando alle discussioni che si sviluppano sotto i post
5. Interagisci  nei post degli altri
Per due motivi:
  • non sempre abbiamo o troviamo qualcosa di interessante e nuovo da pubblicare (e mettere un “consiglia” è il modo più veloce di essere attivi in Linkedin)
  • per non essere di quelli che si limitano a pubblicare senza considerare quello che scrivono gli altri. LinkedIn non è una bacheca pubblicitaria, è un social network: l’interazione con gli altri utenti è essenziale. Ignorare gli altri utenti “non fa bello”, anzi: è proprio sbagliato.




lunedì 5 gennaio 2015

La vita migliore: e' facile in 10 modi...

Cari lettori e lettrici,
vi consiglio la lettura di quest'ottimo articolo di Albert Einstein...

La vita migliore in 10 mosse

Viaggio in EIRE ed Irlanda del Nord: la mia sensazione di libertà

Cari lettori e lettrici,
eccovi un piccolo riassunto della vacanza che ho deciso d'intraprendere in Irlanda, in particolare la parte centrale dell'Irlanda (EIRE) inclusa Dublino e la parte Nord dell'Irlanda (ULSTER).

Come sapete c'è una grande differenza tra parte Nord ed il resto, in quanto si parla di problematiche a livello socio-politico. 
Sono partito con un caro amico da Milano con la compagnia Low Cost Ryanair.
Dopo aver consumato il primo timido irish pasto, ci dirigiamo verso il nostro appartamento in Camden Street Lower dove ci aspetta il nostro padrone di casa, Brian.
 La prima pioggia ci accoglie: ok siamo in Irlanda. Ci mettiamo a letto fecendo un breve giro, la vacanza partirà domani.
Passiamo 1 giorno a Dublino (per vedere monumenti e musei è più che sufficiente) e scopriamo una città incantevole, vivace, giovane, scattante, brulicante di vita e di giovani, che corrono ovunque. Gli irlandesi sono fantastici, alla mano, socievoli, sempre pronti a brindare e cantare o suonare in compagnia.
A pelle mi dico subito che potrei anche trasferirmici! E Flavio lo sa...


Quindi il mattino seguente decidiamo di andare nell'Irlanda del Nord. Ci spostiamo immediatamente a nord in direzione Malin Head, il punto più a nord d Irlanda. Proseguiamo per Derry/Londonderry: città simbolo delle rivolte tra irlandesi e britannici, la città è carina e circondata da mura. Visitiamo il quartiere dei murales di protesta sulle case. Nel tragitto verso le Giant's Causeway, passiamo davanti al Dunluce Castle senza entrare. Le Giant's sono simbolo di meraviglia e perfezione della natura. Leggenda a parte, pare che una colata di lava, raffreddandosi dall'esterno verso l'interno, diede origine a questi blocchi di altezza irregolare a forma pentagonale. 



A metà pomeriggio, ci spostiamo in direzione est sulla costa e facciamo sosta al ponte di corda Carrike-a-rede Rope Bridge. Si pagano alcune sterline perchè è gestito dal National Trust. Il ponte è spettacolare (per chi non soffre di vertigini).



Era stato creato in passato dai pescatori per andare sull'isoletta collegata per pescare. A peggiorare la situazione per chi soffre, c'era un vento da paura! Ho letto da qualche parte che se dovesse essere eccessivo lo chiudono. 
Sul ponte fanno salire solo 8 persone per volta. Ho visto gente in lacrime aiutata dagli addetti perchè si era bloccata a metà ponte dalla paura. 

 Per la serata raggiungiamo Bellycastle, un bel paesino.










 Effettuiamo un giro su un "people taxi" per i quartieri caldi della città, dove i troubles sono stati forti, gli scontri sanguinosi e dove ancora oggi c'è una certa diffidenza tra cattolici e protestanti. Si tratta di due zone: Falls Road e Shankill Road. Sono zone squallide se non fosse per i murales dipinti sulle case che ricordano i momenti più bui della storia recente d'Irlanda.La zona cattolica è quella delimitata da Falls Road mentre quella protestante da Shankill Road. Il "people taxi" è un Transit con una decina di posti che è ovviamente carico di soli (stupidi, me compreso...) turisti che entrano nell'unico modo "safe" nelle due zone per vedere i luoghi più malfamati della città.
Le due zone appaiono subito prive di ogni interesse, se non fosse per i murales (belli ma densi di odio e di profonda indignazione verso la parte rivale) e per le strade spesso colorate da bandiere irlandesi (nella parte cattolica) e britanniche (nella parte invece protestante). Il giro comprende anche le diverse stazioni di polizia (blindatissime), le zone degli scontri, la "porta" che divide le due zone e che ancora oggi viene chiusa (in luglio) durante la commemorazione della vittoria di Guglielmo d'Orange verso i cattolici.



Questa manifestazione è teatro di scontri anche nei giorni nostri e i muri della zona sono imbrattati di vernice e le finestre delle case schermate da protezioni contro il lancio di sassi da parte dei "nemici".
L'autista funge anche da guida ma devo dire che un po' il dialetto, un po' la mia ignoranza...capire tutto non è stato proprio semplice...in diversi punti si può scendere ma il consiglio è quello di non allontanarsi dal gruppo.




Come essere più efficienti

Cari lettori e lettrici,

quante volte capita di essere nervosi per via dell'inconcludente risultato che applichiamo nelle cose?

Di conseguenza, ci facciamo prendere dallo sconforto e diventiamo pigri. No! Non è giusto! Ecco perchè è importante a questo punto far uso di una piccola consapevolezza ma soprattutto di questi consigli che presento nel Video Tutorial di seguito.

Buona visione