mercoledì 27 aprile 2016

Alimentazione ed evoluzione



Cari Lettori e Lettrici,
oggi siamo dei dottori. In un mondo dove si sente tutto ed il contrario di tutto, proviamo a dare una guida su quella che è stata l'evoluzione dell'alimentazione umana. Dalle scimmie antropomorfe e l'uomo preistorico ai giorni nostri. Come dobbiamo alimentarci e chi ha ragione la paleo dieta o quella vegan?
Buona visione.

Scheda allenamento forza per il bodybuilding



Cari Lettori e Lettrici,
oggi siamo un pò "ingegneri del corpo" nel senso che ci occupiamo della "Biomeccanica Muscolare" e di come possiamo evitare di stressare il nostro sistema Psico-Fisico.
Consiglio inoltre, per chi ha un canale YouTube personale, di aggiungere nell'elenco dei "Preferiti" il Canale dei miei amici nonchè colleghi
project inVictus

Buona visione.

martedì 26 aprile 2016

Gli alimenti senza glutine: finalmente una chiarezza

In questo post propongo un elenco più dettagliato di quali sono gli alimenti senza glutine che possono essere inclusi con sicurezza nella dieta di quegli individui che soffrono del morbo celiaco. Ricordiamo che il glutine è una componente proteica presente in alcuni tipi di cereali come ad esempio l’orzo il farro, il frumento e la segale. I soggetti intolleranti a questa sostanza, se la ingeriscono tramite l’alimentazione, vanno incontro a problemi di vario genere, in alcuni casi (le persone particolarmente sensibili) anche gravi. Chi soffre di celiachia è obbligato a consumare alimenti senza glutine, al momento infatti non esistono cure per questa patologia e l’unica soluzione che si prospetta è quella di scegliere con attenzione agli alimenti da includere nella propria dieta. Alimenti Senza Glutine A tutela delle persone che soffrono di celiachia l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) ha creato un simbolo di proprietà dell’Associazione (marchio registrato) che prende il nome di spiga barrata. I destinatari di questo simbolo sono tutti quegli alimenti per i quali è stata certificata in modo inequivocabile l’idoneità ed essere consumati da parte dei celiaci. In pratica gli alimenti contrassegnati dalla spiga barrata hanno un contenuto inferiore ai 20 milligrammi per chilogrammo così come indicato anche dal Ministero della Salute. Sul sito dell’AIC, previa registrazione, è possibile consultare online il prontuario con l’elenco completo degli alimenti senza glutine e delle relative ditte produttrici che possono essere utilizzati in modo sicuro dai celiaci. 


Anche sul sito del Ministero della Salute è possibile consultare la lista completa ed aggiornata degli alimenti sicuri con la relativa ditta produttrice. Lista Alimenti Senza Glutine Cereali in chicchi Riso Miglio Quinoa Mais Teff Sorgo Amaranto Manioca Frutta.


Tutti i tipi di frutta allo stato naturale non contengono glutine Frutta sciroppata Frutta secca e disidratata Legumi e Verdura Tutti i legumi e le verdure allo stato naturale non contengono glutine Tutti i tuberi come le patate ed il topinambur I funghi freschi Carne e Pesce Tutti i tipi di carne e pesce freschi sono alimenti sicuri per i celiaci, se si acquistano confezionati che contengono più ingredienti, controllare sempre l’etichetta. Uova Latte e derivati Latte fresco e a lunga conservazione Yogurt naturale Formaggi freschi e stagionati Panna fresca e a lunga conservazione Bevande Calde Caffè, tè, camomilla e tisane alla frutta o alle erbe Anche il miele è uno degli alimenti senza glutine ed è quindi sicuro per i celiaci. La Contaminazione Uno dei problemi degli alimenti senza glutine è appunto la contaminazione; con questo termine si fa riferimento alla possibilità che un alimento naturalmente privo di glutine entri in contatto con questa sostanza durante le fasi di lavorazione o di confezionamento. Nei processi di lavorazione industriale infatti è probabile che la stessa linea di lavorazione degli alimenti contenenti glutine venga utilizzata anche per la lavorazione di alimenti senza glutine. 



In questo caso si ha quindi una contaminazione accidentale che, a seconda della sua entità, può provocare seri problemi ad un celiaco che ignaro si alimenta con un cibo contaminato. I prodotti contrassegnati dalla spiga barrata rappresentano un ulteriore sicurezza da questo punto di vista in quanto il marchio viene concesso solo ed esclusivamente a quelle aziende il cui processo produttivo è stato esaminato e considerato sicuro. Alimenti Senza Glutine, Conclusioni Visto il continuo aumentare delle persone intolleranti al glutine oggigiorno è sempre più facile trovare in commercio alimenti senza glutine. Se fino a qualche anno fa questi alimenti erano considerati un prodotto di nicchia ed erano disponibili solamente nei negozi specializzati e nelle farmacie, oggi gli si possono acquistare al supermercato e soprattutto online. Il problema a cui vanno incontro le persone che soffrono di questa intolleranza è quello che riguarda l’alimentazione quando si è lontani da casa. Se infatti a casa nostra siamo in grado di procurarci gli alimenti adatti a questo problema, quando siamo in viaggio la cosa non è così facile. Fortunatamente, grazie al crescente numero di celiaci, stanno nascendo catene di ristoranti e pizzerie che preparano piatti appositamente studiati per queste persone. L’AIC, mette a disposizione un’applicazione gratuita per cellulari con la quale è possibile scansionare il codice a barre dei prodotti per verificare che siano inseriti nel prontuario. L’applicazione permette anche di consultare la mappa dei ristoranti che prevedono un menù per i celiaci. In ultimo, con quest’applicazione, è possibile consultare il prontuario aggiornato degli alimenti senza glutine.

I bisogni che abbiamo: vere o false intenzioni?



Buon pomeriggio a tutte le lettrici e tutti i lettori,
in questo post voglio condividere le parole di un personaggio che da qualche mese sto seguendo con interesse in quanto esperto ed appassionato di "fisica quantistica".
Il Dott. Fabio Marchesi, in verità, è stato un informatico quindi ha lavorato in ambito "ingegneristico", ma ha avuto sempre passione sul definire gli eventi della nostra vita secondo una logica,
Si evidenzia come sia possibile distinguere tra bisogni veri e bisogni falsi. I bisogni  “falsi” sono quelli che vengono sovrimposti all'individuo da parte di interessi sociali particolari cui preme la sua repressione: sono i bisogni che perpetuano la fatica, l'aggressività, la miseria e l'ingiustizia. Può essere che l'individuo trovi estremo piacere nel soddisfarli, ma questa felicità non è una condizione che debba essere conservata e protetta se serve ad arrestare lo sviluppo della capacità (sua e di altri) di riconoscere la malattia dell'insieme e afferrare le possibilità che si offrono per curarla.Il risultato è pertanto un'euforia nel mezzo dell'infelicità. La maggior parte dei bisogni che oggi prevalgono, il bisogno di rilassarsi, di divertirsi, di comportarsi e di consumare in accordo con gli annunci pubblicitari, di amare e odiare ciò che altri amano e odiano, appartengono a questa categoria di falsi bisogni.
Il prevalere di bisogni repressivi è un fatto compiuto, accettato nel mezzo dell'ignoranza e della sconfitta, ma è un fatto che deve essere rimosso sia nell'interesse dell' individuo felice sia di tutti coloro la cui miseria è il prezzo della sua soddisfazione. I soli bisogni che hanno un diritto illimitato ad essere soddisfatti sono quelli vitali: il cibo, il vestire, un'abitazione adeguata al livello di cultura che è possibile raggiungere. La soddisfazione di questi bisogni è un requisito necessario per poter soddisfare tutti gli altri bisogni, sia quelli non sublimati sia quelli sublimati.
Come sempre attendo dei vostri riscontri "costruttivi" in merito alla visione del seguente video.




mercoledì 13 aprile 2016

Progettazione di Reti WAN: la fase d'integrazione

In questo articolo evidenzierò come e sotto quali precise condizioni è importante effettuare un'implementazione di Rete Wide Area Network (WAN). Generalmente le applicazioni del tipo distribuite (un'applicazione costituita da due o più processi che vengono eseguiti in parallelo su macchine distinte connesse da una rete di comunicazione) necessitano costantemente diuna capacità di banda variabile; di conseguenza è necessario preventivare una richiesta d'incremento di banda. Difatti, con la diffusione dei servizi integratiin Internet sono sorte molte problematiche e questioni per molte architetture di Rete già esistenti. E' importante, quindi, che il rapporto costo/performancedebba essere aggiustato affinchè si supportino e si possano utilizzare applicazioni emergenti per un largo numero di utenti. Fino a poco tempo fa la trasmissione d'informazioni multimediali su Reti LAN e WAN erano logicamente separate da Servizi specifici (come la Voce). Ora con nuovi Servizi come Voice Over IP ed il video in Real Time, è necessaria una LAN o WAN di ampie ptrestazioni. Difatti leapplicazioni distribuite ed i servizi multimediali sono diventate rapidamente unaparte essenziale nel peso della produttività all'interno del mondo lavorativo. Le aziende stanno iniziando a considerare implementazioni di Reti del tipo Intranet LAN, dotate di ampia banda per le applicazioni multimediali come:
  • video training, 
  • video conferenza 
  • Voice Over IP 
L’impatto di queste applicazioni sulle attuali infrastrutture di networking esistenti, può diventare una questione da considerare seriamente. Supponiamo che un’azienda faccia affidamento sulla propria Rete per la gestione del traffico d'informazioni aziendale e voglia integrare applicazioni di video training. La rete dev’essere in grado di fornire QoS garantito (Quality of Service). Questo QoS deve trasportare il traffico multimediale generico ma non permettere ad esso di interferire con il traffico tra i dipendenti in Azienda il quale ha primaria importanza (cioè critical).
Consecutivamente a ciò, il progettista di Rete ha bisogno di grande flessibilità nel risolvere problemi d'Internetworking evitando di creare ulteriori Reti o effettuare ulteriori cablaggi, il che produrrebbero ulteriori spese. In particolare un Cliente può chiedere: come ridurre i costi della mia Rete e migliorarne le prestazioni? E' compito del progettista analizzare anzitutto le Reti WAN esistenti, focalizzandosi su obiettivi primari per il Design delle WAN e la successiva implementazione:
Application availability: le Reti trasportano informazioni di applicazioni tra Hosts. Se le applicazioni non sono disponibili per gli utenti nella Rete allora la rete non svolge il suo compito alla perfezione.
Total cost of ownership : questa è una stima di Budget che viene solitamente viene espresso in milioni di Euro. S'introduce, anche il concetto di Information Systems (IS) department budgets. Molte aziende fanno affidamento su calcolatori elettronici per la gestione dei dati e le attività lavorative associandosi al costo relativo delle Risorse Operative che continuano ad aumentare. Una buona progettazione WAN può aiutare, quindi, a bilanciare questi obiettivi. Quando è propriamente implementata, una infrastruttura WAN, può ottimizzare la disponibilità dell’applicazione ed il costo effettivo delle risorse di Rete esistenti.
Inoltre, Il design di WAN generalmente ha la necessità di tener conto di tre differenti fattori:
Variabili di Ambiente:
  • la locazione degli hosts, server, terminali ed altri nodi finali. 
  • il traffico progettato per l’ambiente di Rete 
  • Il costo progettato per fare il delivery dei defferenti livelli di servizio. 
  • Variabili di Networking: 
  • Topologia della Rete 
  • Capacità della Linea: 
  • Packet traffic 
In particolare, per il fattore del "traffico di Rete a pacchetto" bisogna osservare che è un’operazione critica e fondamentale per il successo della pianificazione di una WAN. Questo incide anche in termini di:
  • Disponibilità delle risorse di Rete 
  • Budget 
Perciò, un "incremento" della disponibilità delle risorse deve generalmente essere riflettuto su un aumento di costo.





Procedendo nel discorso, il Design finale della Rete deve comunque riflettersi sui requisiti degli Utenti che vogliono la disponibilità di diverse applicazioni e servizi nella loro Rete stessa. E' importante focalizzarsi quindi sul tempo di risposta, laportata e l’affidabilità.
Il tempo di risposta è il tempo fra l’inserimento di un comando, l’esecuzione sull’host vero e proprio e il delivery della risposta. Applicazioni in cui il tempo di risposta rapido è considerato critico, includono servizi interattivi ed online come ad esempio sistemi di messaggistica automatica e “point of sale”
La portata richiesta da applicazioni intensive, generalmente è composta da trasferimenti file, tuttavia la banda occupata da applicazioni che lavorano in maniera particolarmente intensa possono comportare un peso ed in particolare un tempo di risposta piuttosto lento. Effettivamente essa può essere schedulata. E’ inoltre possibile tener conto dei momenti in cui il tempo di risposta è basso a causa di traffico
L’affidabilità è un fattore assai importante, molte applicazioni hanno requisiti che eccedono le necessità classiche. Le organizzazioni che conducono tutte le attività lavorative online e tramite telefono richiedono circa il 100% di uptime: servizi finanziari, scambi di sicurezza, emergenza, polizia, operazioni militari, sono degli esempi. Queste situazioni richiedono un alto livello di affidabilità e ridondanza. Determinare il costo del downtimeè essenziale al fine di determinare l’affidabilità della stessa Rete.
Infine nella progettazione si parla di "necessità". Le necessità dell’utente possono essere assegnate in vari modi. Più persone utilizzeranno la rete, quanto più accurata sarà la valutazione sulle necessità. In generale è necessario tenere conto che:
La maggior parte degli utenti ha gli stessi requisiti in termini accesso a servizi multimediali di Messaggistica Istantanea ma possono avere differenti necessità per quanto riguarda la condivisioni di stampanti, e la gestione di print server nella propria area.
Lo studio di gruppi utenti nella Rete aziendale, portano a determinare una Baseline che poi sarà d’aiuto per l’implementazione della Rete stessa. E’necessario comprendere che certi gruppi d'utenza necessitano dell’accesso a Server Comuni. Altri, possono aver bisogno di accesso esterno ad una specifica risorsa. Alcune organizzazioni possono aver bisogno dell’IS support system per poter gestire, in certe situazioni, accordi con standard esterni.

domenica 10 aprile 2016

Lettera sulla felicità

Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro. Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età.
Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, è da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire. Cerchiamo di conoscere allora le cose che hanno la felicità perché quando essa c'è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per possederla.

mercoledì 6 aprile 2016

lunedì 4 aprile 2016

IaaS e PaaS inside the IT World


Good afternoon everybody, in this post I'd like to share my point of view on the Services evolution, identified with "as a Service (aaS)".




Infrastructure-as-a-service (laaS) offerings enable IT teams to cost-effectively boost scalability and flexibility, but how do you go about implementing an effective laaS strategy, choosing the right provider, and getting the most from this cloud service? And when do Platform-as-a-service (PaaS) offerings come into play?Therefore, usually we talk about Infrastructure-as-a-service (laaS) and Platform-as-a-service (PaaS). Indeed, the IaaS enables IT teams to cost-effectively boost scalability and flexibility, but how do you go about implementing an effective laaS strategy, choosing the right provider, and getting the most from this cloud service? And when do platform-as-a-service (PaaS) offerings come into play?. The term cloud computing initially referred to a way to automatically provision resources, computational storage and networking using an API or automated scriptsThe most exciting enterprise applications for cloud are those that use Web- scale techniques, such as the massive scale seen at Netflix. And while enterprises should also look at offloading workloads with less business impact to the cloud, getting the right workload to the cloud isn't the only way to find value. Finding a vendor-partner is also critical.In the early days of public cloud, test and development was the first logical step for enterprises moving workloads there. Within the data center, virtual servers were allocated for test-and-dev projects only to be abandoned soon after. Moving this to the cloud cleans up the on-premises data centers and transfers the cost to an expense-based model. And as long as these servers are turned off or de-allocated when not in use, IT reaps significant value.But just how economically valuable is it for providers to host workloads that run only part of the time and can be offloaded to another cloud vendor when a more attractive price model is quoted? And what happens in the enterprise when the cloud vendor's race to the bottom ends?Are laaS price drops just a shiny object for enterprises? Moving workloads to cloudstrictly because of cost reduction can be problematic. Costs can change and It's important for companies to focus on workloads with high business value in the cloud. Vendors that understand the importance of partnering with customers are one key to success; a commodity mindset doesn't nurture that mindset.The latest round of the Infrastructure as a Service (laaS) price wars raised the topic of vendor margins and how low will they go. Currently, public cloud providers find it necessary to fly toward the ground with the hopes of sorting out profit margins later. And each round of price cuts, it becomes increasingly attractive for enterprises to move less-important workloads to laaS. Evolution from laaS to PaaS seems like a no-brainer as the benefits of cloud platforms becomes clear.However, finding the best path to PaaS means going through three possible options. I've noticed an important discussion about raising cloud services above the infrastructure as a service (laaS) level. In the cloud hierarchy, the next option up the value chain is platform as a service (PaaS). Unlike laaS, which is virtual machine hosting and requires the user to supply an OS and middleware, PaaS provides the complete platform, both hardware and software, on which applications run. PaaS does more, so it has more potential benefits for users. And because of this, providers can justify a higher price tag.PaaS may be a natural evolution from laaS for cloud services, but there's more than one way to get there.For instance, when Amazon Web Services designed its Infrastructure-as-a-service offering, IT teams saw it as a way to launch products that allowed them to focus on the product, not its development. Platform as a service (PaaS) created opportunities to simplify and accelerate deployments while offering new features with very short development cycles. It offers a quick way to publish and manage applications.The first PaaS offering, Google AppEngine, had some limitations. Other choices began to emerge, but they were still limited in which languages they supported, and most supported only Web applications. These offerings automatically scaled and could spin up servers, but developers still had to determine when to scale. And they often had no control over the underlying hardware.I've red on Internet that Microsoft's Azure represents one path: take an existing data center platform and replicate it in the cloud. A second PaaS approach is offered by tools like Cloud Foundry: build your own "platform" from selected tools and deploy it. The third way, supported by Amazon Web Services (AWS), is to augment laaS with Web services to create a "platform services" model. All three paths between laaS and PaaS have merit, so deciding which trail you'll blaze means looking deeper into the details.The problem with composed PaaS is figuring out who will build and maintain the platform images. A public cloud provider could use a composition tool to build a platform to base PaaS, but it's unlikely a vendor would take this risk. The vendor would have to bet on whether there are sufficient apps available to run on it to create a viable market opportunity. If the composition tool's agility is exploited to create multiple platforms, then keeping each up to date becomes labor-intensive, and management costs rise. These tasks would be passed on to cloud users.The second approach to PaaS is that tools such as Cloud Foundry and OpenShiftprovide a start with laaS and add in OS and middleware tools to build a cloud platform. With this approach, the applications have a dependable hardware/software combination to run on. Users and application lifecycle processes are immunized against maintenance efforts of platform software.The final option is platform services, which is being adopted de facto by AWS. Platform services presume the goal of PaaS is to add highly cloud- optimized or cloud-specific services and support them in any app that exercises a Web service through a URL. This approach is unique because it's targeting applications changed or written for the cloud rather than ones migrated from on-premises.This focus on the future makes platform services the driver of public cloud service trends. The platform services model offers improved agility but, it aligns new platform elements with valuable cloud application features.Where it falls short is that users must maintain their machine images, because this model doesn't host OS or middleware. Adding a composed platform tool such as Cloud Foundry to manage those elements could address this issue for users.In theory, a public cloud provider like AWS could provide so many platform services that it would effectively be defining a cloud OS. If this were done, and if special development tools were provided to build applications to that cloud OS the same way they're built for current platforms-on-premises platform providers might decide to support it to take advantage of the new applications. Then the cloud would have arrived, shifting the market from the cloud accommodating on-premises platforms, to on-premises platforms accommodating the cloud.