
Come fu per l'energia atomica, gli esiti del suo potere distruttivo (sulle culture, sulla biodiversità, sulle coscienze) sono molto più palesi di ogni opinabile tornaconto. In un'ammucchiata di potere, finanza e comunicazione il "globale" accomuna la foresta amazzonica gli Ogm, la barriera corallina al petrolio, la politica mondiale ai giornali, la Tv al clima, il gorgonzola alla satira. Tutto è in vendita al miglior offerente e senza che il buondio ne abbia autorizzato il commercio. Resta l'amara sensazione di essere tutti spendibili come lettori e acquistabili come consumatori. In ogni parte del mondo un individuo ben farcito di denaro può diventare proprietario dll'acqua di una sorgente e venderla a prezzo cenuplicato a chi ne ha bisogno vitale. Dovunque c'è sempre qualcuno chepuò comprare la nostra vita, i frutti della natura, le semnti prodotte in mllenni di storia dal lavoro dei contadini. Le imprese farmaceutiche inventano le malattie, i petrolieri concepiscono le guerre, mentre nel nome di una democrazia tanto globale quanto gaiamente latitante, anche i fiori piangono. E poi si continu a credere che sia ancora rugiada.
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